Il Parco Arnichi sorge nel punto più estremo di via Arnichi e nasce dal desiderio di regalare alla comunità brembatese un luogo di ristoro e tranquillità dove poter passeggiare, praticare birdwatching (osservazione e ascolto degli uccelli) e ripararsi dalla calura estiva all’ombra delle sue piante.

Nonostante al suo ingresso possiamo riconoscere due magnifichi esemplari di gelso bianco, Parco Arnichi è più che altro un pioppeto anche se nessuno degli esemplari presenti riesca a raggiungere la sua massima crescita. I pioppi presenti infatti, a causa della natura sabbiosa del suolo, mantengono dimensioni modeste

a dispetto dei 30 metri di altezza e due e mezzo di diametro a cui potrebbero aspirare.

Così, raggiunta l’altezza massima che le radici sono in grado di sorreggere con questo tipo di terreno, le piante si adagiano delicatamente a terra lasciando spazio ad alberi più giovani ed esili.

A inizio primavera è piacevole camminare lungo i piccoli sentieri concentrici del parco e ammirare i primi segni della bella stagione. Viole, primule e varie varietà di Veronica, tra cui l’occhio della Madonna, decorano il manto erboso inondando di allegri colori il sottobosco.

Nello stesso periodo, ma solo per un paio di settimane, per la gioia degli allergici, è inoltre possibile assistere a un’inedita nevica che regala al boschetto un’atmosfera quasi natalizia: migliaia di fiocchi di pioppo, come fossero leggeri batuffoli di neve, librano nell’aria e si depositano sul prato ricoprendolo

interamente. In poche ore pare di essere tornati in inverno, ma per fortuna è solo una suggestione.

In ogni stagione si può notare della legna accatastata qua e là. Non è una dimenticanza, viene volutamente disposta così dai volontari che si occupano della manutenzione del parco. In questo modo la sua decomposizione potrà fornire il corretto apporto di humus al terreno circostante e, nell’attesa che ciò

avvenga, verrà utilizzata dagli animali che vivono nel bosco come fosse una specie di “supermercato”, ossia un luogo sempre disponibile da cui attingere nutrimento e in cui potersi riparare dal cattivo tempo o dai predatori.

Nella parte più interna del parco Arnichi, oltre ai pioppi, possiamo notare qualche carpino bianco, riconoscibili perché mantengono le foglie vecchie fino a che non spuntano quelle nuove, e degli aceri campestre. Di recente piantumazione sono invece le file di eleganti querce roverelle.

Purtroppo la siccità di quest’ultimo periodo ha prosciugato il piccolo stagno che era presente al centro del parco e che ospitava piccoli anfibi. Rimane tuttavia in vita il Laghetto Leone Doneda, donato dall’omonima famiglia all’associazione sportiva dilettantistica di pesca che, tra le tante attività di cui si occupa, organizza

in quel luogo interessanti eventi per i ragazzi delle nostre scuole e una divertentissima giornata di pesca per l’associazione disabili del nostro comune.